Si dice spesso che le ciambelle non escano tutte con il buco. Beh, questa massima vale anche per il Parmigiano Reggiano. Sì, purtroppo, a volte, accade che il formaggio abbia qualche piccolo difetto nella struttura della pasta o nella crosta. Disgrazia? No, si tratta solo di lievi o medie imperfezioni che pregiudicherebbero una lunga stagionatura della forma. In ogni caso, è bene saperlo, queste imperfezioni non alterano in alcun modo le caratteristiche del prodotto – colore, sapore, profumo, valori nutrizionali.
Ecco, questo Parmigiano Reggiano prende il nome di Mezzano.
Il Parmigiano di seconda categoria
Il Mezzano è un Parmigiano Reggiano di seconda categoria, niente a che vedere, però con lo “scarto” di terza categoria, usato per le lavorazioni industriali. Il Parmigiano Reggiano Mezzano è un Parmigiano a tutti gli effetti: viene contrassegnato dal marchio DOP, dalla scritta puntinata “Parmigiano-Reggiano” e dal marchio ovale impresso a fuoco sulla superficie della forma. Insomma, il Mezzano è un Parmigiano identico a quello tradizionale. Cosa cambia? Imperfezioni a parte, il prezzo: in media, il Mezzano costa qualcosa meno rispetto al Parmigiano Reggiano tradizionale – il risparmio è del 10-15% circa.
Come riconoscerlo
Per distinguerlo dal Parmigiano tradizionale, fai caso all’eventuale presenza di solchi paralleli indelebili impressi sullo scalzo della forma. Se confezionato, lo riconosci dall’etichetta: sotto al logo scuro del Consorzio del Parmigiano Reggiano troverai la scritta verde “Mezzano”.
Quali abbinamenti
Il Parmigiano Reggiano Mezzano, data la sua breve stagionatura, è un tipico formaggio da pasto. Lo puoi tagliare a scaglie e servirlo come aperitivo, magari insieme a un vassoio di salumi tipici di Parma.